Finalmente uno dei prodotti più interessanti dei Magma, il live di Bobino del 1981, esce in supporto fisico con una confezione speciale: 2 CD + DVD. Consigliatissimo l'acquisto. Adesso vedremo perché.
Lavorare su Libro4 comporta, giocoforza, rivedere molte cose che ho già scritto. Poi, lo so, mi conosco: se una cosa posso dirla meglio preferisco riscrivere tutto piuttosto che fare un lavoro di taglia e cuci. Quello che è successo è che sto "combattendo" con Christian Vander ed i Magma. Come al solito. Vander, se avete avuto modo di leggere Libro3 (vi metto il link), è tanto geniale quanto difficile. Per questo, necessita di un tempo maggiore per essere spiegato rispetto ad altre storie ed ad altre situazioni. Uno dei prodotti migliori per comprendere Vander, a mio avviso, è il concerto di Bobino 1981. Basterebbe soltanto dire che la presenza della migliore versione di Hhaī potrebbe valere il prezzo del cofanetto. Tuttavia, tutto il materiale contenuto è di altissimo livello. Ma soffermiamoci su Hhaī. Direttamente da Libro3 (e verrà ripresa anche in Libro4) parte dell'analisi del maestro Simone Minelli - professore d'educazione musicale - su questa versione: "Incredibile brano sviluppato su un pedale armonico di Sib Maggiore... un crescendo ipnotico generato dall'esecuzione dello stesso accordo in modo sempre differente. L'aggiunta di bassi dà l'idea di cambio armonico, una sorta di mostro che si modifica, cambia aspetto e si svela dopo l'assolo di chitarra. [...] Sezione ritmica [...] semplicemente geniale. [...]" Personalmente acquistai la versione elettronica dei CD perché il supporto fisico non era disponibile. Sto seriamente pensando di comprare il cofanetto per via del DVD. Bisogna infatti dire che, il video del concerto, merita quasi quanto l'audio perché è veramente un piacere vedere suonare i musicisti. I Vander (Christian e Stella), poi, sono in grande spolvero. Eccovi il link al sito dei Magma per acquistare direttamente il cofanetto.
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Il concerto tenuto ieri dai Solaris al Mom Kulturális Központ è stato ampiamente richiamato alla vostra attenzione tramite numerosi post di questo blog. Ecco il motivo per cui passerò subito a dirvi com'è stato.
In una parola? Onesto. Nel senso che non mi aspettavo niente di meno da loro. I componenti della band, tutti, sono delle macchine da guerra perfette. Hanno suonato bene e sono riusciti a portare avanti un concetto molto difficile, come il loro album nero, per oltre due ore e mezza di musica. I brani che aspettavo con più trepidazione, come ad esempio A viking visszatér o Mickey Mouse non mi hanno deluso. Dall'altra parte, invece, posso dirvi con il cuore in mano che la suite Los Angeles 2026 si conferma una delle più complesse di tutto il progressivo. Quasi al pari con A Plague Of Lighthouse Keepers dei VDGG. Diciamo che bisogna essere veramente di buon umore, molto propositivi per affrontare pezzi come questi. Anche per coloro che sono "dentro" al Prog. Nel complesso, comunque, i Solaris si sono guadagnati la pagnotta. Mi si conceda, alla fine, una piccola nota tecnica. Capisco il gioco di luci e capisco tutte le atmosfere fumogene che volete. Tuttavia, il Mom Kulturális Központ ieri sera era torrido. Non si riusciva a respirare. Alla ripresa ero tentato di alzarmi ed andarmene, nonostante la buona prova della band. Gli organizzatori di questi eventi dovrebbero sempre ricordarsi che lo spettacolo è la musica. Ed io, da spettatore, vorrei godermi la musica in santa pace con amici e sodali. Non dover sperare che la band non faccia un altro bis per paura di stramazzare al suolo... PROG_ON (nonostante tutto)! :)
E' venuto a mancare Allan Holdsworth, uno dei più grandi chitarristi di fusion (concedetemi il termine per una volta) che abbiano mai toccato questa nostra Terra.
In breve si potrebbe dire che Holdsworth era il chitarrista stimato dai chitarristi. Un innovatore, un pioniere. Per ricordarlo farò uno strappo alla regola: vi metto qui di seguito un album completo. Ovvero Bundles dei Soft Machine. In quest'album è possibile apprezzare il superbo lavoro del chitarrista inglese. |
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April 2017
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