Il concerto tenuto ieri dai Solaris al Mom Kulturális Központ è stato ampiamente richiamato alla vostra attenzione tramite numerosi post di questo blog. Ecco il motivo per cui passerò subito a dirvi com'è stato.
In una parola? Onesto. Nel senso che non mi aspettavo niente di meno da loro. I componenti della band, tutti, sono delle macchine da guerra perfette. Hanno suonato bene e sono riusciti a portare avanti un concetto molto difficile, come il loro album nero, per oltre due ore e mezza di musica. I brani che aspettavo con più trepidazione, come ad esempio A viking visszatér o Mickey Mouse non mi hanno deluso. Dall'altra parte, invece, posso dirvi con il cuore in mano che la suite Los Angeles 2026 si conferma una delle più complesse di tutto il progressivo. Quasi al pari con A Plague Of Lighthouse Keepers dei VDGG. Diciamo che bisogna essere veramente di buon umore, molto propositivi per affrontare pezzi come questi. Anche per coloro che sono "dentro" al Prog. Nel complesso, comunque, i Solaris si sono guadagnati la pagnotta. Mi si conceda, alla fine, una piccola nota tecnica. Capisco il gioco di luci e capisco tutte le atmosfere fumogene che volete. Tuttavia, il Mom Kulturális Központ ieri sera era torrido. Non si riusciva a respirare. Alla ripresa ero tentato di alzarmi ed andarmene, nonostante la buona prova della band. Gli organizzatori di questi eventi dovrebbero sempre ricordarsi che lo spettacolo è la musica. Ed io, da spettatore, vorrei godermi la musica in santa pace con amici e sodali. Non dover sperare che la band non faccia un altro bis per paura di stramazzare al suolo... PROG_ON (nonostante tutto)! :)
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April 2017
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