Nel mio secondo libro ho affrontato la "questione" Marillion. Soprattutto con riferimento ai loro primi anni ed al loro capolavoro: Misplaced Childhood.
Gli anni passano e le cose cambiano. A volte in male, a volte in bene. In bene, bisogna ammettere che questo loro ultimo lavoro (che si chiama F E A R) contiene cose molto interessanti. Più avanti nel tempo, mi concederò un'analisi approfondita dell'era "Hogarth". Tuttavia, credo che sia una semplificazione dividere la storia della band con un "prima" ed un "dopo". Bisognerebbe iniziare a vedere la "questione" partendo non dal cambio di frontman ma dal fatto che Steve Rothery, il grande chitarrista della band, è stato presente nella storia dei Marillion sin dall'inizio. Perciò, bisognerebbe mettersi in testa che un'analisi, quanto più onesta possibile dell'evoluzione della band, deve necessariamente passare attraverso la "costante" e non attraverso l'avvicendamento famoso. Non è facile. Ma il Prog (o, in questo caso, il Neo-Prog) non pone mai sfide facili. P.S. Nel secondo libro, semmai vi possa interessare, ho fatto un po' di domande proprio a Rothery.
0 Comments
Leave a Reply. |
Author
ArchivE
April 2017
Categories
|